I Divisione: WE CAN.
14-02-2011 14:20 - News generiche
Sabato pomeriggio al PalaMatteoli non abbiamo assistito ad una partita, ma a uno spettacolo. Il risultato di 3 a 0 con il S.Giuliano è stato un opera di magnifico sincronismo e un frutto di una armoniosa strategia che ha portato ad un risultato che sembrava partorito da un genesi predeterminata. Traduzione: siamo stati grandi! Ho avuto la gustosa opportunità di assistere al match a fianco della nostra neo-allenatrice Lara Vincenti, con la quale abbiamo ricordato le belle vittorie che furono e vista la migliore collocazione temporale, si iniziava alle 17, mi sono di nuovo calato nei miei vecchi panni di scuotman , avendo cosi la possibilità di avere una doppia, migliore possibilità analitica dell´incontro. Di fronte alla buona squadra delle giovani del S.Giuliano, quarte in classifica con 6 vittorie e 4 sconfitte prime del fischio d´inizio, avevamo di fronte un importante test prima di portare a termine il girone di andata che è stato un vero successo, con 11 vittorie su altrettante partite e soli 3 set persi. La situazione è stata brillantemente commentata dal coach Angiolini nel briefing della tribuna nel dopo partita, il quale ai miei complimenti ha simpaticamente risposto: "Non abbiamo niente da festeggiare, ma meglio davanti a tutti che dietro ....".
Abbiamo avuto la sensazione di assistere a una di quelle partite dove la consapevolezza della propria competitività ti fa apparire le cose relativamente facili, quando non importa complicare il gioco per trovare nuove soluzioni di attacco, in quanto la semplicità riesce lo stesso a dare ottimi risultati, il realismo ha pagato e il punteggio ne ha goduto. 25-13, 25-13 e 25-19 sono gli score dei set, totale 75 a 45, cioè ben 30 punti in più delle avversarie, che commenta da solo l´esito dello show.
Con le personalissime statistiche in mano, perché come ricordavo al dirigente delle giovanili Granchi, molto interessato ad applicare questa pratica anche alle piccole, alla fine l´assegnazione di un punto o di un errore a volte è il frutto di una tua personale interpretazione di gioco, è questa la giusta occasione per fare il punto della situazione di mezzo campionato, e mettere a fuoco, una tantum, le buone potenzialità o le virtù da resettare delle nostre ottime atlete. Volutamente evito le cifre, riflettendo sul fatto che gli score ufficiali sono dominio del nostro coach, ma ho in mano un sacco di dati che ci danno modo di fare riflessioni più profonde. Il sestetto iniziale era così schierato: Linda Daneluzzi in regia con Clarissa Cetti opposta, schiacciatrici Fania Ferretti e Chiara Banti, centrali Ester Mazzamuto e Silvia Concialdi, con Lorenza Vivaldi libero. In panchina Gunetti, Leporatti, Pellizzari, Comparini e Milena Andreoli. Bande: la miglior realizzatrice di questo incontro è l´esperta Fania Ferretti, che ha fatto anche pochissimi errori. La sua ultra-decennale esperienza, nonostante la giovane età e la mantenuta forma fisica, la fanno spesso la mattatrice e il punto di riferimento del nostro attacco. La capacità di gestire anche le palle che scottano in avanti e quella della buona capacità di ricezione e difesa nelle rotazioni dietro, fanno della nostra capitana un punto fermo. Chiarina Banti, e il suo diminutivo non è casuale, quindi per lei la rete è più alta, riesce lo stesso nei punti a muro ed e´ la seconda miglior realizzatrice, fa del mani-fuori la sua arma migliore, gestisce bene i pallonetti e riceve pure spesso in maniera ottima, per lei vanno ridotti gli errori. Centrali: non passiamo bene e con regolarità dal centro. Ester ha un discreto score, ma dovrebbe e potrebbe essere migliore, in compenso porta errori dovuti alla perdita di concentrazione. La sua strada sembra sempre in salita, i suoi pallonetti sono deliziosi ma non ne vogliono sapere di cadere a terra, sembra addirittura che la sua forte veemenza agonistica, i suoi commenti sullo stato fisico delle avversarie li sentiamo dalle tribune, porti queste a difendersi fino all´estremo dai suoi attacchi con molto più orgoglio della norma. Ma la sua carica è importante per tutte e credo che un saggio scarico di tensione sia positivo per il suo futuro rendimento. Concialdi passa con un po´ più di fatica, anche se porta meno errori, nota positiva il suo apporto a muro, toccando quasi tutti i palloni avversari e mettendo in condizione le nostre di difendere meglio, ma alla fine l´altro suo compito importante di portare punti è vanificato e sembra più adatta alle partite difensive. Al centro dobbiamo fare meglio. Capitolo opposte: Clarissa lo interpreta in maniera moderna, calandosi nel ruolo con quella possibile intercambiabilità centrale-opposta che spopola nella massima serie, riceve bene e avrebbe anche la possibilità di attaccare frequentemente dalla seconda linea , ma alla fine è poco sfruttata e porta meno punti di quelli che potrebbe essendo meglio utilizzata, io ho molta fiducia in lei anche nel futuro a lungo termine. A metà partita il suo ruolo è rilevato da Chiara Gunetti, opposto nel senso più classico del termine, meno propensa alla parte offensiva, ma molto più utile in fase di copertura , è talmente esperta che sembra sempre intuire in anticipo dove andrà a cadere il pallone e puntualmente ci entusiasma con incredibili difese. Esse si compensano molto e complessivamente portano i punti che ci si aspetta da quel ruolo, ma sembrano entrambe strette nel tandem che le avvicenda. In cabina di regia Linda è una sicurezza per tutte, la sua cinica freddezza nel passare sotto al pallone in arrivo nelle facili battute avversarie , per insediarsi in posto due, è un alto e non comune merito professionale, tipico delle serie superiori, ottima in battuta, la sua forte struttura fisica è adatta alle tese in banda e molto utile anche a muro: positiva. La generosità di Milena, anche lei dentro da metà incontro, è un gran vantaggio nelle partite di sofferenza, si sacrifica molto nel recupero delle palle erranti, a costo di fare anche il primo tocco, è molto brava nei punti di seconda, essendo molto giovane credo sia una ottima stella futura. Deve solo velocizzare la sua opera perché troppo spesso ricorre al palleggio in bagher, comunque sia, in tempi non lontani, di crisi con le palleggiatrici, una coppia così forte ce la saremmo solo sognata. Il ruolo del libero è molto importante nel volley moderno, deve organizzare il reparto difensivo come la palleggiatrice fa con quello offensivo. Le ottime ricezioni sono il primo passo verso attacchi facili, ma Lorenza appare spesso poco autorevole, la sua capacità di effettuare ottime prestazioni è incoraggiante ma questo non basta per vedersi riconoscere da parte della squadra la completa fiducia. Lisa, Veronica e Giulia in questa ultima partita non hanno mai fatto ingresso sul parquet. Mi soffermo ora un attimo sull´ottavo elemento, cioè coach Angiolini, che ha un conto in sospeso non tanto con la Prima Divisione quanto con quello che viene dopo e questo credo sia per lui un ottimo stimolo per il prossimo futuro. Il "didattito" che ha scatenato sul nostro forum alla fine è una buona fonte di pubblicità, forte soprattutto del fatto che a prescindere dall´essere o no d´accordo con le sue scelte tecniche, alla fine lui fa parlare la classifica. Alla fine dell´analisi, visto che ci siamo sforzati pure di trovare alcuni aspetti da migliorare nella nostra squadra che ha vinto tutte le partite, allora abbiamo proprio tempo inutile da spendere! Quindi, per essere chiari, il giudizio globale del team non può che essere estemamente positivo. Sabato prossimo ci aspetta in casa il Cus Pisa, terzo in classifica, che prima del passo falso con La Perla, aveva perso solo con noi e con il Cascina, quindi un avversario forte e probabilmente con il dente avvelenato, serviranno quindi tutte le nostre risorse per disputare un buon match. A questo punto del campionato, dopo aver incontrato tutte le avversarie, anche se non vogliamo ancora dirlo, possiamo almeno pensarlo: " WE CAN."
(d.t.)
Fonte: Ufficio stampa società foto FotoFlashLive
Abbiamo avuto la sensazione di assistere a una di quelle partite dove la consapevolezza della propria competitività ti fa apparire le cose relativamente facili, quando non importa complicare il gioco per trovare nuove soluzioni di attacco, in quanto la semplicità riesce lo stesso a dare ottimi risultati, il realismo ha pagato e il punteggio ne ha goduto. 25-13, 25-13 e 25-19 sono gli score dei set, totale 75 a 45, cioè ben 30 punti in più delle avversarie, che commenta da solo l´esito dello show.
Con le personalissime statistiche in mano, perché come ricordavo al dirigente delle giovanili Granchi, molto interessato ad applicare questa pratica anche alle piccole, alla fine l´assegnazione di un punto o di un errore a volte è il frutto di una tua personale interpretazione di gioco, è questa la giusta occasione per fare il punto della situazione di mezzo campionato, e mettere a fuoco, una tantum, le buone potenzialità o le virtù da resettare delle nostre ottime atlete. Volutamente evito le cifre, riflettendo sul fatto che gli score ufficiali sono dominio del nostro coach, ma ho in mano un sacco di dati che ci danno modo di fare riflessioni più profonde. Il sestetto iniziale era così schierato: Linda Daneluzzi in regia con Clarissa Cetti opposta, schiacciatrici Fania Ferretti e Chiara Banti, centrali Ester Mazzamuto e Silvia Concialdi, con Lorenza Vivaldi libero. In panchina Gunetti, Leporatti, Pellizzari, Comparini e Milena Andreoli. Bande: la miglior realizzatrice di questo incontro è l´esperta Fania Ferretti, che ha fatto anche pochissimi errori. La sua ultra-decennale esperienza, nonostante la giovane età e la mantenuta forma fisica, la fanno spesso la mattatrice e il punto di riferimento del nostro attacco. La capacità di gestire anche le palle che scottano in avanti e quella della buona capacità di ricezione e difesa nelle rotazioni dietro, fanno della nostra capitana un punto fermo. Chiarina Banti, e il suo diminutivo non è casuale, quindi per lei la rete è più alta, riesce lo stesso nei punti a muro ed e´ la seconda miglior realizzatrice, fa del mani-fuori la sua arma migliore, gestisce bene i pallonetti e riceve pure spesso in maniera ottima, per lei vanno ridotti gli errori. Centrali: non passiamo bene e con regolarità dal centro. Ester ha un discreto score, ma dovrebbe e potrebbe essere migliore, in compenso porta errori dovuti alla perdita di concentrazione. La sua strada sembra sempre in salita, i suoi pallonetti sono deliziosi ma non ne vogliono sapere di cadere a terra, sembra addirittura che la sua forte veemenza agonistica, i suoi commenti sullo stato fisico delle avversarie li sentiamo dalle tribune, porti queste a difendersi fino all´estremo dai suoi attacchi con molto più orgoglio della norma. Ma la sua carica è importante per tutte e credo che un saggio scarico di tensione sia positivo per il suo futuro rendimento. Concialdi passa con un po´ più di fatica, anche se porta meno errori, nota positiva il suo apporto a muro, toccando quasi tutti i palloni avversari e mettendo in condizione le nostre di difendere meglio, ma alla fine l´altro suo compito importante di portare punti è vanificato e sembra più adatta alle partite difensive. Al centro dobbiamo fare meglio. Capitolo opposte: Clarissa lo interpreta in maniera moderna, calandosi nel ruolo con quella possibile intercambiabilità centrale-opposta che spopola nella massima serie, riceve bene e avrebbe anche la possibilità di attaccare frequentemente dalla seconda linea , ma alla fine è poco sfruttata e porta meno punti di quelli che potrebbe essendo meglio utilizzata, io ho molta fiducia in lei anche nel futuro a lungo termine. A metà partita il suo ruolo è rilevato da Chiara Gunetti, opposto nel senso più classico del termine, meno propensa alla parte offensiva, ma molto più utile in fase di copertura , è talmente esperta che sembra sempre intuire in anticipo dove andrà a cadere il pallone e puntualmente ci entusiasma con incredibili difese. Esse si compensano molto e complessivamente portano i punti che ci si aspetta da quel ruolo, ma sembrano entrambe strette nel tandem che le avvicenda. In cabina di regia Linda è una sicurezza per tutte, la sua cinica freddezza nel passare sotto al pallone in arrivo nelle facili battute avversarie , per insediarsi in posto due, è un alto e non comune merito professionale, tipico delle serie superiori, ottima in battuta, la sua forte struttura fisica è adatta alle tese in banda e molto utile anche a muro: positiva. La generosità di Milena, anche lei dentro da metà incontro, è un gran vantaggio nelle partite di sofferenza, si sacrifica molto nel recupero delle palle erranti, a costo di fare anche il primo tocco, è molto brava nei punti di seconda, essendo molto giovane credo sia una ottima stella futura. Deve solo velocizzare la sua opera perché troppo spesso ricorre al palleggio in bagher, comunque sia, in tempi non lontani, di crisi con le palleggiatrici, una coppia così forte ce la saremmo solo sognata. Il ruolo del libero è molto importante nel volley moderno, deve organizzare il reparto difensivo come la palleggiatrice fa con quello offensivo. Le ottime ricezioni sono il primo passo verso attacchi facili, ma Lorenza appare spesso poco autorevole, la sua capacità di effettuare ottime prestazioni è incoraggiante ma questo non basta per vedersi riconoscere da parte della squadra la completa fiducia. Lisa, Veronica e Giulia in questa ultima partita non hanno mai fatto ingresso sul parquet. Mi soffermo ora un attimo sull´ottavo elemento, cioè coach Angiolini, che ha un conto in sospeso non tanto con la Prima Divisione quanto con quello che viene dopo e questo credo sia per lui un ottimo stimolo per il prossimo futuro. Il "didattito" che ha scatenato sul nostro forum alla fine è una buona fonte di pubblicità, forte soprattutto del fatto che a prescindere dall´essere o no d´accordo con le sue scelte tecniche, alla fine lui fa parlare la classifica. Alla fine dell´analisi, visto che ci siamo sforzati pure di trovare alcuni aspetti da migliorare nella nostra squadra che ha vinto tutte le partite, allora abbiamo proprio tempo inutile da spendere! Quindi, per essere chiari, il giudizio globale del team non può che essere estemamente positivo. Sabato prossimo ci aspetta in casa il Cus Pisa, terzo in classifica, che prima del passo falso con La Perla, aveva perso solo con noi e con il Cascina, quindi un avversario forte e probabilmente con il dente avvelenato, serviranno quindi tutte le nostre risorse per disputare un buon match. A questo punto del campionato, dopo aver incontrato tutte le avversarie, anche se non vogliamo ancora dirlo, possiamo almeno pensarlo: " WE CAN."
(d.t.)
Fonte: Ufficio stampa società foto FotoFlashLive
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